Roberta Mazzacane giornalista

Valerio Mastandrea produce “Non essere cattivo”

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Marinelli_D'Amico
Marinelli DAmico

Ho visto il nuovo film prodotto da Valerio Mastandrea dal titolo “Non essere cattivo” e mi sono fatta un pianto… Certo, a volte piango anche guardando i cartoni animati, ma chi di voi lo andrà a vedere è meglio che si prepari ad osservare una parte nascosta e che spesso non vogliamo vedere di una realtà non troppo distante dalla quotidianità di tutti noi.

Sinossi

Il film è ambientato nel 1995 a Ostia. C’è ancora la lira…

Vittorio e Cesare hanno poco più di vent’anni e non sono solo amici da sempre: sono “fratelli di vita”. Una vita di eccessi: notti in discoteca, macchine potenti, alcool, droghe sintetiche e spaccio di cocaina. Vivono in simbiosi ma hanno anime diverse, entrambi alla ricerca di una loro affermazione.

Tra la dura povertà e le borgate che li circondano, Cesare e Vittorio si allontanano un pò quando Vittorio conosce una brava ragazza, semplice ma onesta lavoratrice, ed inizia anche lui a desiderare una vita diversa: per stare con Linda e per salvarsi prende le distanze da Cesare, che invece sprofonda sempre di più…

Si ritrovano qualche tempo dopo e Vittorio cerca di coinvolgere l’amico nel lavoro. Cesare, dopo qualche resistenza, accetta: sembra finalmente intenzionato a cambiare vita, frequenta Viviana (ex di Vittorio) e sogna di costruire una famiglia insieme a lei.

Il richiamo della strada

Purtroppo Cesare cede di nuovo al richiamo della strada, continuando a condurre una vita ai limiti della legalità ed è qui che ritorna fondamentale la presenza di Vittorio, il quale non abbandonerà mai veramente Cesare, in virtù del legame fortissimo che li unisce e nella speranza di poter guardare al futuro con occhi nuovi. Insieme.

Non vi dico altro, ma vi lascio al trailer del film.

Per quanto riguarda il cast artistico, il terzo film di Claudio Caligari, presentato anche fuori concorso a Venezia 72, dopo “Amore tossico” e “L’odore della notte”, esce nelle sale cinematografiche dopo la scomparsa del regista, morto lo scorso 26 maggio a 67 anni, appena terminato il montaggio del film, prodotto e presentato al festival del cinema di Venezia dal produttore Mastandrea.

La colonna sonora è a cura di Riccardo Sinigallia, che canta la canzone “A Cuor leggero”, brano inserito nel film di Claudio Caligari. “Sapevo che Valerio Mastandrea era totalmente immerso nel film e nella vita intera di un artista. Me lo aveva lasciato capire col tono che di solito abbiamo per parlarci di cose più importanti, senza enfasi, è una specie di “intonazione dominante”, di “se semo capiti”.  – Racconta Sinigallia, che ha già scritto musica per il cinema in passato – Dopo qualche mese mi chiama: il tono della sua voce è ancora più serio. Mi propone di partecipare al film, di cantare una canzone dei Clash per i titoli di coda. La richiesta mi emoziona al limite dello spavento, so quanto sia importante per Valerio – e non solo per lui – questa terza e ultima opera di Claudio Caligari. Non mi sentirei troppo ossequioso vista l’occasione se dicessi che “Amore tossico” è stato uno dei film che ho più amato nella mia vita, sono di Roma e il solco che quel film negli anni mi ha lasciato è profondo. Nonostante l’ansia, dico subito si e mi metto a provare con la chitarra Bank robber. La sera stessa vedo il film con Laura, la mia compagna. Bellissimo. Struggente e rigoroso. Laura vedendomi in difficoltà con la cover mi dice: “Perché non gli proponi “A Cuor Leggero”. E’ una mia canzone che non ascoltiamo da anni. Proviamo a riascoltarla subito dopo l’ultimo frame, il film è ancora dentro di noi. Laura piange. Io mi trattengo. E’ andata così”.

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