Roberta Mazzacane giornalista

Uber vs taxi: tecnologia vs tradizione?

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Uber-Pop
Uber-Pop

Ormai è nota la decisione del Tribunale di Milano, che ha accolto un ricorso proposto, in via d’urgenza, da molte società e cooperative di taxisti, ordinando ad Uber di sospendere il servizio “Uber Pop”, il servizio che mette in contatto chi ha a disposizione una macchina e chi vuole un “passaggio”, pagando molto meno della tariffa di un taxi regolare per muoversi in città.

In molte trasmissioni televisive si erano svolti dibattiti tra i tassisti del nord Italia e i rappresentanti di Uber Italia, dove si parlava di concorrenza sleale ai taxi, operando proprio come accade nelle centrali dei radio-taxi e praticando tariffe più basse, anche grazie al fatto che gli autisti “uber” non subiscono gli oneri ed i costi imposti dalla vigente disciplina che regola il comportamento dei tassisti.

A Genova è scattata la caccia all’untore

I vigili urbani di Genova ricercano i «driver» di Uber. Ma anche i conducenti di regolari auto bianche sono in costante allerta a presidiare stazioni e aeroporto, pronti a segnalare i concorrenti “abusivi” che trovano lavoro facilmente tramite una semplice e diffusissima app per smartphone, rubando passeggeri ai regolari taxi in attesa…

Lo scorso giovedì sera è stato fermato un quarantacinquenne dai vigili urbani, mentre a bordo di una Mercedes non recentissima, per una chiamata avvenuta all’ospedale di Voltri, contestandogli la violazione dell’articolo 86 del codice della strada, con tanto di sequestro dell’auto, sospensione della patente e 1700 euro di multa.

I drivers multati

La sera prima era toccato a un quarantenne su una Volvo V50, che era stato chiamato da un passeggero tramite Uber, per la tratta da Nervi a Pegli, a Ponente. Il signor Franco ha un negozio con la moglie estava affrontando la crisi anche grazie alle entrate economiche che gli fruttava il lavoro con Uber: “Con Uber avevo trovato un modo onesto per ammortizzare un po’ i costi – ha raccontato in varie interviste – Non chiedo tanto. Solo di avere un po’ di ossigeno per coprire almeno le spese della macchina, l’assicurazione“.

Come nel caso del suo collega, gli hanno sequestrato anche la macchina: “Sono vittima di una vera e propria ingiustizia: non solo mi hanno multato duramente, mi hanno tolto la macchina e la patente. Ho presentato ricorso, non posso che sperare che la trafila sia veloce, vorrei riavere presto la mia auto“.

Anche la Repubblica ha intervistato un altro dei conducenti multati. In particolare Domenico Innamorato, 65 anni, che ha scelto Uber in pensione: “Non ho scelto questo lavoro per fame ma perché mi sembrava un’ottima opportunità. Democratica, di progresso“. Il signor Domenico difende Uber anche perchè ritiene che la compagnia svolgesse per i cittadini un servizio importante. “È il lavoro più bello del mondo. Anche etico. È una scelta di libertà incredibile: per il cliente, e per te che lo fai. – E poi racconta un episodio lavorativo – Ieri avevo dei ragazzi francesi. Mi chiedono: “Può alzare la musica a manetta?”. Lo faccio, anche se alla mia età mi costa una certa fatica. E loro: “Che bell’impianto che hai…”. Per la corsa hanno speso 6 euro, di birre credo un po’ di più. Ma con me stavano al sicuro“.

Di certo non la pensano così i taxisti regolari: “Noi non temiamo la concorrenza – si accalora il presidente della cooperativa che organizza le auto bianche sotto la Lanterna, Stefano Benassi – Siamo di fronte a un modo di fare impresa che non condividiamo. Non siamo di fronte a concorrenza sleale, ma a concorrenza illecita. E ancora: dove sono gli obblighi fiscali di certa gente?“.
Oltretutto ora i tassisti “regolari” stanno preparando le loro belle applicazioni: “Il servizio partirà a breve questione di poche settimane, forse giorni” garantisce Benassi.

Un altro fronte di battaglia potrebbe essre rappresentato da Airbnb, l’applicazione che cerca di togliere clienti agli hotel stellati… Airbnb è un portale online che mette in contatto persone in ricerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi con persone che dispongono uno spazio extra da affittare, generalmente privati.

Il sito fu aperto nell’ottobre del 2007 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk.Gli annunci includono stanze private, interi appartamenti, castelli, ville, barche, baite, case sugli alberi, igloo, isole private e qualsiasi altro alloggio. Sicuramente ne riparleremo presto…

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