Roberta Mazzacane giornalista

L’Unità, Concita De Gregorio e il caso di Antonio Cipriani

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LAPRESSE - CONCITA DE GREGORIO - © Roberto Monaldo / LaPresse 23-10-2008 Roma Interni Presentazione della nuova veste de "L'Unitˆ" Nella foto Concita De Gregorio (Direttore L'Unitˆ)
LAPRESSE – CONCITA DE GREGORIO – © Roberto Monaldo / LaPresse 23-10-2008 Roma Interni Presentazione della nuova veste de “L’Unitˆ” Nella foto Concita De Gregorio

Ha fatto scalpore la denuncia dei giornalisti de l’Unità del 5 maggio durante una conferenza stampa convocata alla Camera dei deputati. Come è già capitato tantissime altre volte, forse TROPPE volte, ad altri colleghi giornalisti meno noti al grande pubblico, anche l’ex direttore de “L’Unità” Concita De Gregorio ed altri giornalisti del quotidiano fondato da Antonio Gramsci hanno ricevuto pignoramenti e ingiunzioni di pagamento per cifre superiori ai 400.000 euro.

A causa del fallimento della società editrice Nie (Nuova Iniziativa Editoriale) i redattori dell’Unità sono stati condannati a risarcire i danni al posto della  Spa. I sindacati e i colleghi hanno sottolineato l’ingiustizia di questa situazione: “Stanno pagando anche il conto dell’editore e questo non è giusto. Questa situazione rischia di minare profondamente la libertà di stampa nel nostro Paese, perché nulla esclude che possa verificarsi in futuro anche in altri giornali”.

IL FALLIMENTO DELLA NIE

La società editrice Nie è fallita a giugno 2014: gli amministratori hanno deciso di metterla in liquidazione portando i libri in tribunale, con 32 milioni di debiti. Da quel momento qualcuno deve pagare i creditori, compresi coloro che hanno vinto le cause per diffamazione e hanno diritto al risarcimento da parte del quotidiano, al posto della società fallita.

Così i giornalisti sono stati OBBLIGATI IN SOLIDO a pagare, ma in caso di diffamazione “la responsabilità è ripartita tra editore, giornalista e direttore della testata in questa proporzione: 80% per cento per l’editore, 10% per il direttore, 10% per il giornalista che ha scritto l’articolo. I tre soggetti però sono responsabili in solido. Significa che se uno dei tre non è in grado di pagare, gli altri possono essere obbligati dal giudice a pagare per lui” come hanno sottolineato nella puntata di Report

Quindi Concita De Gregorio, direttore de “l’Unità” dal 2008 al 2011 lamenta: “Dovrò pagare ai creditori non la mia quota di responsabilità, ma la mia più quella di Nie, che naturalmente è molto più grande”.

Misura cautelare a carico di Antonio Cipriani

In questo mare magnum di facili fallimenti per le società editrici… – troppo comodo dichiarare fallimento e poi riaprire con un altro nome, e quanti ne conosciamo??? – non c’è lo stesso clamore per un altro caso a mio parere gravissimo!

La misura cautelare a carico di Antonio Cipriani, professionista non ospitato nei talk show, ma non certo meno meritevole di una battente iniziativa democratica. Cipriani, direttore di “Globalist.it”, ha lavorato a “l’Unità” per diversi anni ed è stato il responsabile del quotidiano “EPolis”. La collezione di querele lo ha portato alla condanna “alle sbarre” comminata dal tribunale di Oristano. Quando la  società editrice fallì ci furono ben 34 processi a carico del direttore, tra debiti e accuse di bancarotta, imputabili all’editore e non certo al giornalista!

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