Roberta Mazzacane giornalista

Ma l’ordine dei Giornalisti, a che serve?

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essere freelance
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Sono anni che pago l’iscrizione annuale all’ordine dei Giornalisti, poi l’Inpgi 2 (gestione separata) poi ci sarebbero le quote associative, la Pec. il bollo auto (dove sono i posti riservati ai giornalisti???) ecc. ma in concreto continuo a lavorare da free-lance…

Autonomia è sinonimo di precariato?

Troppo spesso si! E l’Ordine come ci aiuta o ci garantisce? ci offre un servizio di incontro tra domanda e offerta di lavoro? no, e se qualche regione lo fa, è un servizio a pagamento…
insomma, alla fine a che serve l’Ordine? Magari mi sfugge l’utilità o il vantaggio di appartenere ad un ordine professionale, ora abbiamo pure la formazione obbligatoria

Come vengono spese le quote dei 22.000 iscritti all’Ordine?

La Guardia di finanza su mandato della pm Maria Letizia Golfieri, il 29 gennaio 2015 ha chiesto all’ordine di Roma di consegnare “copia conforme della documentazione” relativa alle spese sostenute. Migliaia di euro usciti dalle casse e non sufficientemente rendicontati. L’elenco era suddiviso per capitoli di spesa. Per quanto riguarda la telefonia ad esempio, per i primi sei mesi del 2013 le spese ammontavano a oltre 20.000 euro, un importo pari a 3.400 euro al mese.

Rivela Il fatto quotidiano che “Non mancano all’appello i permessi Ztl: 1230 euro per permettere a consiglieri (ed ex consiglieri) di entrare con le proprie vetture nelle zone a traffico limitato. Il nuovo logo dell’Ordine, affidato a Laura Pellegrini, Ellekappa, è costato 5mila euro. De Luca, oltre alle spese, voleva chiarezza sulle proposte di assunzione, collaborazione e consulenze esterne. Contro di lei s’era scagliato il tesoriere dell’ordine Marco Conti, scandendo frasi come “Stia zitta … Avrei qualche idea su cosa farci di questa relazione… Questo testo è solo uno stimolo e sappiamo gli stimoli a che servono”.

Quando la crisi trasforma i giornalisti in furbetti.

La procura di Roma ha deciso di indagare e aprire un fascicolo contro ignoti con l’accusa di peculato. La nota della Casagit di marzo ha diffuso una piccola antologia truffaldina: “La crisi economica che investe il Paese ha evidentemente pesanti ripercussioni anche su noi giornalisti e sui nostri Enti di categoria. Casagit è fortemente impegnata a difendere il suo servizio ai Soci e il primo passo è nel controllo puntuale della correttezza del rapporto tra Cassa, Soci e operatori sanitari. Così, a dimostrazione della costante attenzione dispiegata dagli uffici, ecco qui una piccola antologia truffaldina di questa nostra “malasanità privata”.

Documentazione “abbellita”

A – Trattamento estetico al seno presentato per il rimborso come intervento per emorroidi. Cancellata la convenzione con la clinica, denunciato il sanitario (falsificazione di cartella clinica), pretesa la restituzione del rimborso indebitamente erogato, socia espulsa da Casagit.
B – Radiografia di fine lavoro manomessa al computer per dimostrare intervento odontoiatrico non effettuato (importo richiesto: 20 mila euro). Convenzione cancellata.
C – Alle richieste di chiarimento della Cassa, presenta in tempi successivi le radiografie di tre bocche diverse, per ricevere rimborso su intervento odontoiatrico non effettuato. Convenzione cancellata.
D – Socio che chiede e ottiene anticipo per intervento in intramoenia; poi però non paga le fatture, ma le fa indirizzare dall’Ospedale alla Cassa. Socio espulso da Casagit.

E – Autista di studio legale fatto passare per badante della madre dell’avvocato socio Casagit. Socio espulso da Casagit.

Ricette e fatture “Fai da te” –

F – Socio che compila da sé le ricette, su ricettario sottratto a medico; scoperto perché i farmaci segnati rispondevano e troppe e incoerenti necessità terapeutiche. Vicenda segnalata al medico titolare del ricettario rubato, che dichiara di non aver mai visto la persona in questione. Socio espulso da Casagit.
G – Socio che costruisce al computer false fatture sanitarie. Pretesa la restituzione dei rimborsi indebitamente erogati, socio espulso da Casagit.
H – Fotocopia le ricette, per applicarvi fustelle in qualche modo raccolte altrove: pratica messa in atto da due diversi soci, entrambi espulsi da Casagit.

BREVE ANTOLOGIA FANTASTICA

Accanto ai tentativi di truffa, Casagit monitorizza costantemente anche i comportamenti al limite della correttezza o in qualche modo dubbi: ecco due esempi.

A – Ben 20 (venti !) visite pediatriche richieste e fatturate in un solo mese.
B – Richiesta rimborso visita specialistica effettuata dallo specialista figlio del socio.

(Nota di Mario Antolini, fiduciario Casagit Lazio)

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