Roberta Mazzacane giornalista

Letizia Moratti: libri gratis per tutti, dal figlio del disoccupato a quello del notaio

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A Milano il sindaco Letizia Moratti ha annunciato l’approvazione del protocollo di intesa con i librai per garantire agli alunni milanesi il buono libro del comune. Ma il buono sarà consegnato a tutti gli alunni, indistintamente, senza considerare la situazione reddituale dei singoli. Per il secondo anno la normativa è stata confermata ed il falso egualitarismo alla base di questa decisione sta suscitando critiche e malumori tra i cittadini e gli avversari politici della Moratti.
In particolare, che senso ha fornire i libri di testo agli alunni delle scuole primarie e secondarie sia private che statali e paritarie con tanta facilità?

Noi italiani che dobbiamo sopportare code e tempi di una lunga e farraginosa burocrazia per ogni atto, abbiamo vita facile se invece viviamo a Milano almeno per quanto riguarda i Buono Libri, che verranno consegnati nominativamente agli alunni di tutte le scuole milanesi. Unico requisito necessario: essere residenti nel Comune di Milano da almeno due anni, dal 1 giugno 2008.
Nessuna distinzione, quindi, nemmeno tra cittadini e immigrati, che magari avrebbero più bisogno di aiuto, oppure tra figli di milionari e figli di precari o disoccupati. Ma erogare un contributo a pioggia, della stessa entità a qualunque ragazzino è una decisione di cui vantarsi? A me sembra più un’ingiustizia vera e propria e poi non si capisce perché bisogna risiedere da almeno 2 anni a Milano.
Anche a Roma esiste il buono libro, come in molte altre città, ma rispettando il criterio del reddito e della residenza universale.


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