“La resilienza della luce” è il titolo del video nato dall’azione collettiva di un gruppo di professionisti del mondo dell’arte visiva, realizzato presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma. L’idea del video e la scelta di avere come protagonista l’elemento “luce”, nascono dalla necessità – da parte dei tecnici dello spettacolo – di comunicare l’emergenza di questo momento tramite il lavoro. L’obiettivo è, infatti, quello di far riflettere su ciò che comporterebbe la perdita delle professionalità e delle competenze legate al mondo degli eventi e dell’intrattenimento. L’assenza, quindi, di tutte le persone che con il loro mestiere portano avanti un settore fondamentale per il nostro paese: la cultura.
Il video inizia con le immagini di un teatro vuoto e spento, al quale viene restituita la vita tramite un light show e, in chiusura, passi amatoriali di danza. Una sorta di epifania che riporta in auge l’anima vera del Teatro – quale centro di aggregazione, di scambio e di condivisione – e che sembra risvegliarsi attraverso l’accensione delle luci in sala e sul palco, con l’accompagnamento di una traccia musicale (di genere elettronico sperimentale) che riproduce rumori di interruttori e fari, per culminare in un sognante suono di carillon.
Nel video vengono mostrati dettagli e spazi della location: dalla platea al backstage, dalla galleria al palcoscenico, in un crescendo musicale e visivo che porta a una sala completamente illuminata e nuovamente vibrante. All’inchino finale della performer – vanamente in attesa di un applauso – le luci si spengono e il teatro torna ad essere “semplicemente” un enorme spazio vuoto, privato della sua funzione principale. In coda al video alcuni dati riguardanti la crisi del settore e la situazione dei lavoratori che appartengono a una delle categorie più colpite dalle restrizioni iniziate lo scorso marzo, a causa della pandemia.