Roberta Mazzacane giornalista

Amici batte l’Eurovision Song Contest

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maria_de_filippi_e_sergio
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Amici ha ottenuto ieri sera il settimo successo consecutivo per il serale condotto da Maria De Filippi, regina del sabato sera con il 22.27% di share pari a 4 milioni 400 mila telespettatori. Amici ha battuto anche il super evento in eurovisione “Eurovision Song Contest” in onda su RaiUno, il principale competitor, che raggiunge il 16.94% di share pari a 3 milioni 300 mila telespettatori. Sul target commerciale 15-34 anni il talent show di Maria De Filippi doppia Rai Uno: “Amici” ottiene il 30.35% di share, “Eurovision Song Contest” il 15.20%.

Ha vinto la sfida di ieri la squadra Blu di Nek e J-Ax. Esce la band La Rua. Restano in cinque a contendersi la semifinale: i cantanti Elodie e Lele e il ballerino Gabriele della squadra Bianca e il cantante Sergio e il ballerino Ale per la squadra Blu.

Mentre Francesca Michielin si è piazzata al 16° posto della gara musicale in Eurovisione, è di un mese fa l’appello lanciato dal Presidente Spera di Assomusica a rilanciare la musica dal vivo. Spera, infatti, invita artisti, uomini delle Istituzioni e della cultura, associazioni e tutti i cittadini, a sottoscrivere l’appello per ridurre nel settore il gap normativo tra l’Italia e l’Europa.

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Tra i primi firmatari dell’appello ci sono De Gregori, Arbore, Baglioni, Morandi, Rondi, Cassano, D’Alessio e Verdone.
ASSOMUSICA si batte da vent’anni per avere una legge sulla musica. Finalmente il Governo ed il Parlamento potrebbero approvare una legge per un settore dalle grandi potenzialità di sviluppo e di internazionalizzazione, tenendo conto delle peculiarità proprie del nostro lavoro. Chiediamo alla politica, agli artisti, al mondo della cultura, a tutte le organizzazioni coinvolte, a tutti i cittadini, di firmare questo appello per una riforma di sistema e per rimettere la MUSICA al centro del dibattito sulle politiche culturali del Paese. Grazie a tutti coloro che con passione lo stanno sottoscrivendo in queste ore e a quanti vorranno sostenere la nostra causa”.

L’appello contempla in sintesi molte delle tematiche care alla musica dal vivo in Italia: l’esigenza di mettere finalmente al centro di qualsiasi atto legislativo la figura professionale del musicista, con la specificità propria del settore e della sua continua evoluzione. Colonna sonora del nostro Paese, la musica popolare contemporanea dal vivo è una delle espressioni artistiche più apprezzate dal pubblico e sensibili ai grandi cambiamenti del mondo: l’Italia ha un patrimonio ed una tradizione nel settore della musica assolutamente straordinari, che trovano ispirazione nell’industria discografica, musicale e digitale, e nella musica popolare dal vivo in tutte le sue forme. La crescita della produzione musicale non può prescindere da un rapporto facilitato con gli spettatori: favorire, quindi, una legge che garantisca la musica popolare dal vivo e il suo pubblico, razionalizzando e semplificando tutte le norme che gravano sull’organizzazione e la gestione del live.

Per tutto questo Assomusica chiede al Governo e al Parlamento di dare alla musica popolare dal vivo una legge che ne riconosca dignità e professionalità artistiche nonché un preciso quadro normativo per il settore, con una visione e prospettive che consentano all’Italia di ridurre il gap con i principali partner Europei, collegandola ed adeguandola a quello che è il progetto di Legge Europea per il 2020 – 2027.
Tra i primi firmatari dell’appello, ad oggi, anche Renzo Arbore, Claudio Baglioni, Antonio

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