Roberta Mazzacane giornalista

Vendute 20 opere grafiche di artisti contemporanei per aiutare la ricerca di una cura per il Covid-19

0 Condivisioni

Più di un mese fa la Fondazione Arnaldo Pomodoro e lo Studio MARCONI ’65 hanno lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – IRCCS, sottolineando ancora una volta l’impegno della cultura a servizio della solidarietà.

In questa emergenza sanitaria l’Istituto Mario Negri ha sviluppato diverse linee di ricerca per trovare una terapia contro Covid-19. I numeri ora dicono che il contagio sta rallentando, ma la ricerca della terapia contro Covid-19 non si deve fermare, affinché tutti gli ammalati che combattono contro questa terribile malattia possano essere curati.

La Fondazione Arnaldo Pomodoro e lo Studio MARCONI ’65, vicini all’impegno e agli sforzi di questa istituzione scientifica da più di 15 anni, quando da pionieri diedero vita al sodalizio tra Arte e Ricerca, ringraziano tutti coloro che hanno generosamente aderito alla campagna, sostenendo la ricerca e offrendo un aiuto concreto ai medici e al personale sanitario, impegnati a difendere la salute di tutti.

Sono state vendute venti grafiche del Maestro Arnaldo Pomodoro, di Bruno Di Bello, Enrico Baj e Joe Tilson, il cui ricavato complessivo è stato di oltre 10.000 euro, interamente devoluto alla ricerca.

Nel 2003 Arnaldo Pomodoro, accogliendo lo stimolo di Silvio Garattini e Giuseppe Remuzzi, organizzò il primo evento di “Arte e Ricerca”, un’iniziativa che coinvolse artisti e galleristi a sostegno della ricerca biomedica. Oggi la sua Fondazione intende fare proprio e portare avanti questo spirito di azione collettiva e di impegno sociale. Crediamo che in questa situazione di emergenza sanitaria globale anche un gesto d’impatto apparentemente “locale”, come la campagna fondi condivisa con Studio Marconi ’65 a sostegno delle ricerche dell’Istituto Mario Negri, saprà generare un beneficio non solo per le comunità a noi più prossime ma per tutti.

Mai come in questo momento abbiamo capito quanto sia importante la ricerca scientifica, alla base di un sistema sanitario efficiente e strumento indispensabile per poter far fronte in futuro a situazioni come quella che abbiamo vissuto. La salute è un bene di tutti che tutti dovrebbero contribuire a tutelare. Sono convinto che l’arte non debba essere fine a sé stessa, qualcosa di astratto e disgiunto dalla realtà, ma fonte di ispirazione e riflessione. Nel nostro piccolo abbiamo cercato di fare la nostra parte e continueremo a farlo. Ringrazio di cuore la Fondazione Pomodoro per averci coinvolti e quanti hanno generosamente aderito a questa iniziativa.

Please follow and like us:
0 Condivisioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
YouTube
YouTube
LinkedIn
LinkedIn
Instagram