Roberta Mazzacane giornalista

Risparmiare con i “detersivi alla spina”

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Roma i primi “detersivi alla spina” sono distribuiti “self” già dal 2008 in alcune botteghe del commercio equo, come quella del Casala Podere Rosa. Nel 2008 il progetto “Detersivi alla spina” della Regione Lazio ha affiancato la distribuzione di detersivi alla spina altamente biodegradabili che utilizzano flaconi e contenitori riutilizzabili, consentendo di ridurre il prezzo dell’acquisto, l’energia e la produzione di rifiuti e inquinamento.

Tra i supermercati, uno dei primi è stato l’ipermercato Panorama di via Tiburtina 757 a dotarsi di distributori di detersivi liquidi dove basta portare il proprio contenitore da riempire ed è possibile servirsi da soli, pagando solo 40 di oggi, il numero di distributori e punti vendita è aumentato in modo significativo arrivando a coprire il territorio di Roma e del Lazio.

Acquistare detersivi alla spina serve a ridurre l’impatto ambientale, elemento misurabile da un calcolatore di risparmio ambientale posto su ogni distributore, utilizzando contenitori riutilizzabili da uno, due e tre litri, che costano fra i 60 e gli 85 centesimi a seconda delle dimensioni, e consente di spendere circa un euro (da 90 a 1,20) per un litro di prodotto professionale ecologico, potendo scegliere tra super sgrassatore, detersivo per lavatrice e per i piatti, detersivi per delicati, ammorbidente, lavapavimenti e chi più ne ha più ne metta…

Nella regione Lazio è possibile acquistare detergenti alla spina anche nei punti vendita del circuito Mille Bolle Point, presso i diversi rivenditori di detersivi sfusi equo-solidali e in alcuni punti vendita che distribuiscono i prodotti di Minimo Impatto. Poi ci sono molti negozi con merce sfusa o alla spina, collocati maggiormente nel Nord Italia, anche per motivi di logistica.

Acquistare merce sfusa o prodotti spina conviene alle tasche e all’ambiente

Anche l’acquisto di legumi, pasta, cereali, caffè o detersivi può comodamente passare attraverso i dispenser e non necessariamente dalle confezioni dosate. Una scelta etica, ma anche pratica… Federconsumatori calcolò, nel 2008, che la spesa annua per famiglia faceva risparmiare ben 774,58 euro se si acquistavano prodotti sfusi. Recente la notizia di un negozio con questa tipologia di vendita in apertura a Berlino grazie a un progetto di crowdfunding, ossia attraverso la raccolta fondi comune.

Da qualche anno a questa parte anche alcuni marchi della GDO hanno preso seriamente la questione aprendo diversi punti vendita ed interessante è stata la risposa dei consumatori all’acquisto dei detersivi sfusi, la cui distribuzione sebbene intensa, ma estesa a macchia di leopardo, favorita in quelle zone dove maggiormente si è trovata buona la qualità del prodotto. In Toscana, ad esempio, molti produttori locali portano la loro merce proprio ai rivenditori sfusi, mettendo in atto il circolo virtuoso del Km0. Piace anche lo sfuso per gli animali domestici, considerato di buona qualità e conveniente nel prezzo.

Per quanto riguarda il reale risparmio in termini ambientali, ossia riduzione di imballaggi e di CO2 Assocasa ha analizzato l’LCA ovvero il Life Cycle Assessment giungendo alla conclusione che il refill, ovvero il riempimento della medesima tanica di detersivo, deve essere costante e continuo affinché si produca davvero il risparmio. Il flacone va riusato almeno 3 volte se si vuole risparmiare energia; almeno 6 volte se il flacone è in plastica riciclata e almeno 10 volte se il distributore del detersivo è lontano. Insomma va caricato nel totale circa 20 volte in un anno.

Ricordiamo i self discount all’interno degli ipermercati Auchan, poi c’è Conad Centro Nord, che ha iniziato nel 2013 dei progetti per la riduzione dei rifiuti. I punti per la vendita dei biodetersivi alla spina sono stati incrementati mentre si è iniziata anche la vendita last Minute Market, ossia di quei prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati

La Coop ha scelto di distribuire detersivi con la formula del prodotto sfuso: ammorbidente, piatti, lavatrice, capi delicati, pavimenti con il marchio Vivi Verde Coop ossia a base di tensioattivi vegetali.

Simply SMA scelse di vendere sfuso già nel 1998, inizialmente con i “pesarisparmio” e in seguito lo spazio ha accolto anche i detersivi. Da allora, la scelta di Simply Sma di offrire ai suoi clienti luoghi e prodotti più economici ed ecosostenibili. I prodotti sfusi sono venduti in 50 punti vendita Simply Sma.

Riutilizzare la plastica costa molto meno che riciclarla. Comprando il detersivo sfuso si paga soltanto il litro di prodotto e nessun costo di imballaggio. L’esempio sta per essere seguito anche dai generi alimentari liquidi: latte, succhi di frutta, bevande. Il sistema del self-service alla spina ha tutte le potenzialità per aprire una strada che, se avrà successo e sufficiente diffusione, potrà instaurare una cultura ambientalista più marcata e attenta tra la popolazione.

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