Nanni Moretti, si sa, fa un film una volta ogni morte di Papa… è proprio il caso di dirlo, visto che la sua nuova pellicola, “Habemus Papam”, si apre proprio con la scomparsa di Papa Wojtyla e con il Conclave che si riunisce per eleggere il nuovo Papa.
Nonostante l’argomento sembri serioso e pungente, gli elementi della commedia ci sono tutti: il Papa che va in depressione e scappa (Michel Piccoli), uno psicanalista sui generis (Nanni Moretti) che è stato lasciato dalla moglie (Margherita Buy), psicanalista come lui, che non reggeva più il confronto professionale.
In conferenza stampa sono presenti molti attori del cast, ma il vero mattatore dell’evento, dall’inizio alla fine, è naturalmente il regista e sceneggiatore e coprotagonista del film Nanni Moretti. Moretti spiega così il suo Papa: “Un uomo che si interroga ed interroga laici e credenti”. E poi sottolinea: “Per ricostruire le scene all’interno del Vaticano e di San Pietro il rituale è stato curato e seguito nei minimi dettagli”. <
Il regista non si lascia andare a commenti politici o a opinioni troppo personali quando gli vengono poste domande un po’ più “scomode” e sottolinea di voler parlare solo del suo film, senza per forza dover trovare delle letture “nascoste” nella trama della sua ultima opera cinematografica.
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