Roberta Mazzacane giornalista

Coronavirus: gli italiani chiedono test anticorpali per tutti per sconfiggere il Covid-19

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covid 19E’ partita dalla Lombardia, una delle aree più colpite, la petizione firmata congiuntamente da medici, attori del terzo settore e professionisti rivolta al Presidente del Consiglio e che ha già raccolto, in un solo giorno, oltre 11.000 firme.

“TEST ANTICORPALI SU LARGA SCALA IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE”

Relativamente all’infezione da coronavirus «noi cittadini, chiediamo al Presidente Conte una veloce implementazione di test sierologici, ossia l’identificazione rapida della presenza degli anticorpi specifici nel sangue. Benché non possa sostituire il tampone nella diagnosi precoce, permetterebbe tuttavia di identificare con certezza i soggetti che sono venuti a contatto con il virus, indipendentemente dalla sintomatologia sviluppata, con una sensibilità diagnostica che a 15 giorni dal contagio raggiunge il 100%».
La preoccupazione e il senso di impotenza tra i cittadini si fa sempre più forte, ma la petizione lanciata da Carla Garbagnati, Ilaria Galetti, Nicola Montano, Emilio Berti, Francesco Onida, Mario Bassani, Barbara Boneschi, Stefano Cerri, Paola Cittadini, Francesco Crosti, Ilaria Li Vigni, Alberto Martinelli, Gianna Martinengo, Paola Pessina, Carlo Roccio e Silvia Tonolo vuole essere una risposta attiva e una domanda diretta al governo perché tamponi ed esami sierologici sono tra le poche armi a disposizione: «riteniamo di fondamentale importanza che i test anticorpali possano essere resi disponibili al più presto e rapidamente eseguiti su tutto il personale di tutte le strutture sanitarie ma anche su tutte le persone poste in isolamento domiciliare, oltre che sui loro contatti. Solo l’esecuzione su larga scala di questi test permetterà infatti una graduale e ragionata riapertura del nostro magnifico paese, mantenendo un’adeguata protezione dei soggetti più deboli e più a rischio.» Tra l’altro negli ultimi due giorni, si sono susseguite dichiarazioni da parte di varie Regioni di voler iniziare al più presto l’utilizzo di test anticorpali, anche se purtroppo non esiste una strategia comune.

La petizione, pubblicata su change.org ha come obiettivo quello di far arrivare la voce di tutti i cittadini italiani direttamente ai tavoli di governo, per accelerare processi decisionali così cruciali in questa situazione di emergenza.
Qui di seguito riportiamo il testo completo della petizione e dei suoi firmatari:
L’infezione da virus SARS-COV2, ai più noto come CORONAVIRUS, è stata fino ad ora diagnosticata solo attraverso il tampone naso-faringeo – mediante il quale viene rilevata la presenza del genoma virale (RNA) attraverso la sua amplificazione (PCR) in laboratorio – unica metodica diagnostica in grado di rilevare la presenza del virus sulle mucose respiratorie dopo sole 48 ore dal contagio. Ha però dimostrato una sensibilità pari solo a circa il 70%: il 30% dei soggetti contagiati, quindi, risulta negativo al primo tampone. Inoltre, la sensibilità del tampone scende al 45% se lo stesso viene eseguito con un ritardo di 15 giorni rispetto all’insorgenza dei sintomi. Noi cittadini, chiediamo al Presidente Conte una veloce implementazione di test sierologici, ossia l’identificazione rapida della presenza degli anticorpi specifici nel sangue. Benché non possa sostituire il tampone nella diagnosi precoce (gli anticorpi si formano in media dopo 10-12 giorni dal contagio) permetterebbe tuttavia di identificare con certezza i soggetti che sono venuti a contatto con il virus, indipendentemente dalla sintomatologia sviluppata, con una sensibilità diagnostica che a 15 giorni dal contagio raggiunge il 100%.

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