Roberta Mazzacane giornalista

ALGO:RITMI, il primo evento di live creating coding

0 Condivisioni

Workshops, un talk e una line up set ridisegnano i confini dei paradigmi tecnologici associati alle realtà fortemente inclusive e analogiche in ambito artistico, creando un network vivo e fervido tra mondo accademico e attività culturali ad esso collegate.

 

Accade sabato 6 luglio @Bunker a Torino, all’interno di una giornata in cui si raccoglie una community glocal dalle forti radici e influenze internazionali che si respirano grazie alla presenza di Renick Bell, indiscusso protagonista della scena mondiale legata all’algorave e al live coding.

 

L’evento, powered by Synesthesia in collaborazione con l’Associazione Culturale Variante Bunker e a cura di Karin Gavassa e Giorgio Alloatti, si configura come un nuovo modo di intendere il coding e avvicinarlo a nuovi pubblici. Una forma espressiva ibrida che attinge al mondo didattico quanto ad appendici indipendenti in ambito digitale riuniti in team a supporto del progetto.

 

Per l’ecosistema tecnologico una conferma, per i neofiti nuova linfa a partire dai workshop. Dalle 14.30 si parla di Videomapping attraverso Mad Mapper a cura di Rajan Craveri, new media artist, performer, esperto di installazioni multimediali, sistemi interattivi applicati all’arte performativa, musica elettronica e arte digitale per conto di artisti internazionali, il Castello di Rivoli, Fondazione Merz, Robe di Kappa e per la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Nuove performance visive e studio sull’architettura della location per gli showcase serali. In parallelo Nicola Pisanti presenta il codice macchina come linguaggio espressivo, sviluppando proiezioni interattive, sistemi di musica generativa elettronica e performance audiovisive su griglia bidimensionale.

 

Il talk delle 19.30 è con Renick Bell che Wired ha definito tra i “Djs of the future don’t spin records—They write code”, sintesi perfetta della pratica del musicista sperimentale tra codice, elettronica, algorave, live coding e arte creativa. Si divide tra composizione algoritmica e performance digitali, su cui costruisce i suoi show immersivi che si manifestano in esplosioni frequenziali materializzate sia in suono che in contenuto visuale.

Please follow and like us:
0 Condivisioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
YouTube
YouTube
LinkedIn
LinkedIn
Instagram