Roberta Mazzacane giornalista

Inaugurato a Benevento il primo edificio a idrogeno: dal nZEB all’HZEB

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Giovedì 7 Luglio è stato inaugurato a Benevento l’edificio residenziale ad energia quasi zero (nZEB – nearly Zero Energy Building), diventato un edifico H-ZEB (Hydrogen Zero Emission Building) grazie a nuove tecnologie che completano la transizione energetica attraverso l’utilizzo dell’idrogeno. L’edifico è stato progettato e realizzato da STRESS e dall’Università del Sannio come intervento dimostratore in scala reale del progetto di ricerca SMART CASE “Soluzioni innovative multifunzionali per l’ottimizzazione dei consumi di energia primaria e della vivibilità indoor nel sistema edilizio”.

Dal nZEB al’HZEB: da edifici a consumo zero a edifici a emissioni zero

Alla produzione di energia rinnovabile da fonte solare e geotermica, si aggiunge così  l’installazione di una cella a combustibile (fuel cell) alimentata al 100% da idrogeno per la produzione combinata di energia elettrica e calore necessari a soddisfare le richieste energetiche dell’edificio che attualmente ospita due studentesse del corso di laurea magistrale inter-ateneo in Ingegneria Biomedica che vede la collaborazione delle Università degli Studi del Sannio, Università degli Studi del Molise e Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Un motivo di orgoglio per la città sannita, il suo Ateneo e la Campania che ospitano la prima installazione in Europa, su un edificio reale, di un microcogeneratore a celle a combustibile ad ossidi solidi alimentato ad idrogeno puro. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione nata nell’ambito dell’Associazione Italiana per l’Idrogeno e Celle a Combustibile – H2IT fra Stress e l’azienda italiana Solid Power SpA e che ha trovato sbocco applicativo presso l’edificio dimostratore dell’Università del Sannio.

L’edificio sperimentale di Benevento diviene, con questa applicazione, una «palestra tecnologica» per lo sviluppo ed il testing delle tecnologie dell’idrogeno in grado di rispondere alle particolari esigenze del settore residenziale. L’edificio è inoltre un Living Lab essendo completamente monitorato, attraverso le più avanzate tecnologie domotiche, con l’obiettivo di individuare, real time, prestazioni, criticità e potenzialità, con l’obiettivo sia di favorire l’accettabilità sociale delle tecnologie dell’idrogeno con riferimento agli aspetti di sicurezza e ai benefici ambientali sia di formare nuove figure professionali sulle tematiche energetiche.

“La trasformazione di nZEB, grazie all’applicazione di avanzate tecnologie che utilizzano l’idrogeno, rende ancora più evoluto il prototipo di casa a energia quasi zero, realizzato a Benevento – dichiara il Rettore dell’Università del Sannio Gerardo Canfora -. L’edificio, uno dei primi test del genere in Italia meridionale, proprio come era nelle intenzioni, sta permettendo di mettere a sistema innovative metodologie progettuali, costruttive e impiantistiche. Il risultato dimostra come anche nel Meridione, lavorando assieme, si possono raggiungere obiettivi alla frontiera della conoscenza scientifica e tecnologica. nZEB sta contribuendo a formare una nuova generazione di giovani ricercatori nella lotta ai cambiamenti climatici”.

“L’Europa ha recentemente chiarito in maniera netta ed inequivocabile con la direttiva Repower EU che la risposta ai problemi dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento dell’aria, dell’affrancamento dall’approvvigionamento energetico da paesi terzi, dei problemi energetici non può essere relegata all’ottimizzazione dell’esistente – spiega Angelo Moreno, uno dei responsabile scientifici del progetto – ma si deve basare su un totale cambio di paradigma: rinnovabili, efficienza e risparmio energetico, accumulo, elettrificazione dei consumi, introduzione dell’idrogeno rinnovabile (verde) come vettore energetico versatile e ad emissioni zero in tutti i settori. É una vera rivoluzione e l’idrogeno è sicuramente uno dei protagonisti principali. Con l’HZEB di Benevento entriamo a pieno in questa rivoluzione”.

Per Alberto Dossi, Presidente di H2It: “Come Presidente di H2It con tutti i soci, sono orgoglioso di vedere nascere le prime applicazioni 100% di idrogeno in Italia in ambiente edilizio. Ciò sta a significare che non solo le tecnologie sono pronte, ma anche il contesto in cui vengono applicate comincia a muoversi nella giusta direzione. L’idrogeno entrerà a poco a poco nelle nostre vite ed è importante dimostrare la fattibilità tecnica delle soluzioni che utilizzano questo vettore energetico a zero emissioni. Infine, sottolineo la collaborazione al 100% della filiera italiana; importante segnale di professionalità e preparazione delle aziende italiane verso un mercato in evoluzione ed espansione, capaci di competere a livello internazionale con un know how di assoluta qualità tecnologica. Faccio i miei complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile questa realizzazione”.

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